L’Associazione Italiana di Cultura Classica, Delegazione della Svizzera Italiana, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Lugano orgaizza la conferenza ”EX INFIMO NASCI (NASCERE DA UMILI ORIGINI) Logiche meticce alle origini di Roma” del Prof. Gianluca De Sanctis (Università della Tuscia) presso il Consolato Generale d’Italia, Sala C. Cattaneo, Via Pelli 16, Giovedì 14 novembre 2024, ore 18.00.
Gianluca De Sanctis insegna Storia Romana presso l’Università degli Studi della Tuscia e Storia delle Religioni presso l’Università Pontificia Salesiana. Collabora con il Centro di Antropologia del Mondo Antico (Centro AMA) dell’Università di Siena ed è autore di diversi saggi dedicati alla storia e alla cultura di Roma antica. Tra le sue pubblicazioni: La religione a Roma (Carocci 2012), La logica del confine. Per un’antropologia dello spazio nel mondo romano (Carocci 2015), Roma prima di Roma. Miti e fondazioni della città eterna (Salerno 2021), e Frontiera (Inschibboleth 2024).
I luoghi e le storie delle origini raccontano di una Roma fondata secondo logiche meticce, grazie al contributo di elementi allogeni, che, contrariamente ai modelli identitari tradizionali, vede nell’alterità una risorsa piuttosto che una minaccia. Lungi dall’essere motivo di imbarazzo, come avrebbe voluto la propaganda greca antiromana, il mito dell’Asilo aperto da Romolo ad avventurieri e latitanti sulla cima del Campidoglio, all’alba della città, divenne per i Romani un motivo di ispirazione etica per la loro condotta politica in campo internazionale. Roma creò un grande impero e i grandi imperi si reggono anche sulla forza degli eserciti, sulla capacità di intimidire i sudditi con la ferocia delle armi e azioni dimostrative eclatanti. Ma in questo caso l’uso della violenza, il culto per la disciplina e per le regole erano controbilanciati dalla pratica dell’accoglienza, dalla possibilità dell’integrazione. I caratteri dei popoli sono costruzioni complesse. Quella che, semplificando molto, chiamiamo “identità romana” è infatti un campo di forze, creato da una serie di polarità (dominio/integrazione, ferocia/accoglienza, apertura/straniamento, disciplina/duttilità, rispetto per la tradizione/capacità di innovazione), una tensione elettrica che pulsa e attraversa, non senza qualche corto circuito, l’intero arco della storia della città.