Con la mostra antologica dell’artista Silva Cavalli Felci intendiamo rendere omaggio all’opera e alla vita della donna ticinese che ha saputo trasformare in arte le sue radici, interpretando sempre la materia come un elemento vivo.
Dopo studi in Inghilterra, si trasferisce a Milano negli anni Sessanta, dove continua il suo processo di emancipazione personale anche all’interno della cornice estetica del mondo di quegli anni.
Lasciamo all’artista il compito di tratteggiare, nella mostra che si aprirà, le varie fasi del suo percorso creativo.
Qui mi preme sottolineare che Silva Cavalli Felci, bellinzonese in Italia, contribuisce con successo ad avvalorare le relazioni fra il Cantone Ticino e la vicina Italia, nel solco di quel flusso umano, culturale e artistico che da sempre segna la storia delle due culture e dei due territori.
Gabriele Meucci
Console generale d’Italia a Lugano