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Discorso del Console Generale Gabriele Meucci in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno 2023.

2_giugno_2023

77° anniversario della Repubblica Italiana (2023)

 

Signora Presidente del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino

Signor Vice Presidente del Gran Consiglio

Signor Vice Sindaco di Lugano

Signor Sindaco di Chiasso

Signor Sindaco di Bissone

Signor Comandante della Polizia di Lugano

Signor Presidente dell’Associazione Carlo Cattaneo

Autorità religiose, accademiche, culturali, diplomatiche e di polizia elvetica

Ex Ambasciatore d’Italia a Berna Cosimo Risi

Signor Vice Sindaco di Varese

Signor Sindaco di Lavena Ponte Tresa

Signor Questore di Como

Signor Direttore dell’Autorità di Bacino del Ceresio

Signor Comandante del Centro di coordinamento di polizia di Chiasso

Signor Vice Direttore delle Dogane di Como

Signora Vice Presidente del Comites Lugano Ticino

Signori membri del CGIE

Signor Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri

Signori Consoli Onorari

Egregi insigniti

Illustri ospiti

Cari amici

Il 2 giugno 1946, all’indomani di una feroce guerra mondiale e di una altrettanto sanguinosa guerra civile, gli italiani vennero chiamato alle urne per eleggere l’Assemblea costituente, incaricata di scrivere una nuova carta costituzionale. Con l’occasione venne data agli elettori l’opportunità di esprimere la preferenza per una costituzione monarchica o per una costituzione repubblicana.

Seppur con minimo margine, prevalse la scelta repubblicana e l’Assemblea costituente produsse l’attuale Costituzione della Repubblica Italiana, che entrò in vigore il 1 gennaio 1948.

Quest’anno celebriamo i 75 anni della Costituzione Italiana, anni attraverso i quali molte sfide sono state affrontate e molte prove sono state superate. In questi 75 anni la Costituzione ha saputo guidarci nel crescere, nel rafforzarci, nello svilupparci in maniera compatibile con la nostra natura e con la nostra propensione alle cose della vita, e con obiettivi condivisi con gli altri popoli europei.

La nostra democrazia si è dimostrata una democrazia matura, compiuta, anche per l’esperienza, acquisita ormai da tutte quante le forze politiche, di rappresentare e governare il nostro Paese, che e’ in questo momento la seconda potenza manifatturiera del continente europeo.

Nel Cantone Ticino le istituzioni italiane sono presenti con il Consolato generale, che dà a tutti voi il benvenuto in questa lieta giornata di tarda primavera.

Qui in Ticino contiamo la presenza di circa 130.000 cittadini italiani, molti dei quali doppi cittadini italo-elvetici. Persone che, ciascheduna nel proprio ambito, si sono prodigate e si prodigano per migliorare e costruire un futuro sicuro e felice per loro stesse, per le loro famiglie e per la comunità con cui condividono la vita e gli affetti, le opere e il pensiero.

Con il Cantone Ticino noi italiani condividiamo infatti molta parte della cultura, direi quasi che le nostre culture possiedono un grado di compenetrazione che è una costante ragguardevole nella storia svizzera e italiana.

Con il processo ormai ben avviato di integrazione interregionale questa compenetrazione si fa sempre più capillare. Ripercorre con successo gli antichi percorsi umani di scambio commerciale, culturale, artistico che hanno segnato la storia delle nostre relazioni.

Mi auguro che l’impegno di tutti noi, cittadini italiani e cittadini svizzeri ticinesi, possa far maturare con sempre maggior frutto questa relazione, che ci accomuna ormai in maniera irreversibile da molti secoli.

Ringrazio in particolare modo il governo e i rappresentanti eletti del Cantone e i Municipi ticinesi per la loro sempre attenta e preziosa amichevole cooperazione nella nostra attività.

***

Come testimonianza di queste intense e fruttuose relazioni vorrei ricordare oggi una persona che ha impresso un segno indelebile della sua esistenza, il compianto Commendator Paolo Grandi, che ci ha lasciato sei mesi fa.

Saluto la cara moglie Daniela, che da Coldrerio lo attiro’ verso la Svizzera (e che invito a salire sul palco).

Paolo Grandi è riuscito a rafforzare e a rinnovare l’ impulso alla cultura e alle tradizioni italiane in Ticino, grazie in particolare alle attività svolte attraverso l’Associazione “Carlo Cattaneo”. Associazione che ha contribuito a fondare e poi a dirigere.

Operando incessantemente e con assoluta dedizione per la promozione in Ticino e in Svizzera della storia, della cultura e della tradizione italiana, Paolo per tutta la sua vita ha acquisito indiscussi meriti nei confronti del nostro Paese. Meriti che gli sono stati riconosciuti infine dal Signor Presidente della Repubblica che lo insigni’ della importante onorificenza della Commenda.

Nato a Trento il 1° agosto 1940 (il giorno della festa nazionale della Svizzera, il destino qualche volta ci mette lo zampino), studio’ a Trento, Como e Milano e si laureo’ in scienze economiche e finanziarie all’Università Cattolica di Milano nei primi anni Sessanta con una tesi in ambito socio-economico sul comportamento del consumatore francese. Come relatore ebbe un giovane Prof. Francesco Alberoni, che pote’ giovarsi dei suoi contributi.

In seguito fu ufficiale di collegamento con le truppe NATO in Norvegia durante il servizio militare nel corpo degli Alpini. Inizio’ nel 1967 la sua attività professionale in marketing e comunicazione nel settore finanziario. Nel 1981 fondo’ la Società ticinese di relazioni pubbliche e dal 1986 al 2006 fu responsabile comunicazione e marketing della BSI e di altre prestigiose aziende.

Dal 2002 al 2016 fu Socio fondatore e poi Presidente della Associazione “Carlo Cattaneo”. Grazie a tale posizione ebbe un ruolo di primissimo piano nel favorire il dialogo politico, le relazioni ed i contatti culturali al piu’ alto livello tra l’Italia e la Svizzera, anche attraverso la pubblicazione di “quaderni” dove sono stati raccolti i migliori interventi degli illustri oratori intervenuti agli eventi dell’Associazione.

Degna di menzione è poi l’organizzazione di viaggi annuali per fare conoscere ai ticinesi le realtà artistiche e sociali dell’Italia, senza tralasciare le realta’ economico-commerciali della Penisola.

Dal 2005 al 2018 fu delegato e poi Consultore Nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, fondata nel 1953 da Orio Vergani e che ancora oggi persegue con grande onore i suoi scopi sociali. Sempre nel campo della promozione enogastronomica nazionale, come non menzionare poi le “Gourmettes”?, alle cui cene Paolo Grandi – mi si dice – sarebbe stato l’unico elemento di sesso maschile ammesso a partecipare.

Persona di assoluto affidamento, membro di rilievo della società ticinese e particolarmente vicino alle istanze dei meno avvantaggiati, Paolo Grandi è sempre stato al fianco del Consolato generale ed ai suoi responsabili, ai quali non ha mai mancato di fornire ogni possibile e valido consiglio, suggerimento e sostegno.

Potremmo dire mille altre cose di Paolo, tutti lo abbiamo conosciuto e lo ricordiamo con affetto e gratitudine.

Avremmo voluto che Paolo Grandi vedesse l’opera di rinnovamento di questa nostra bella Sala “Carlo Cattaneo”, a cui egli teneva molto e che abbiamo completato da poche settimane. Alla sua memoria e alla sua passione abbiamo voluto dedicare questi lavori appena terminati e provvederemo, quindi, presto all’installazione di una targa a lui dedicata che sarà apposta nella Sala.

Ringrazio Daniela Grandi e la famiglia di Paolo per essere qui presente.

***

Prima di presentarvi nuovi maturandi dei due licei parificati di Lugano, l’Elvetico e il Leonardo da Vinci, lasciatemi dedicare qualche parola alla mia vice, che si e’ maturata solo qualche anno prima dei nostri ragazzi, la Dottoressa Carla Brugnoli. Carla terminera’ fra poche settimane il suo mandato di quattro anni e rientrera’ a Roma. Sono sicuro che insieme a me vorrete ringraziare con un grande applauso Carla per il suo entusiasmo e il suo validissimo contributo dato alla nostra attivita’ degli ultimi quattro anni.

Cara Carla, abbiamo sempre potuto contare su di te, io per primo, come su di una collega esperta e saggia, competente e stimolante. Nel salutarti noi tutti, e io per primo, vogliamo ringraziarti e augurarti ogni successo.

***

C’è chi finisce il mandato in consolato e c’è chi finisce il liceo. Invito ora gli allievi dell’Istituto Elvetico e del liceo Leonardo da Vinci sul palco. Sono i nostri studenti, ragazzi e ragazze che fra pochi giorni raggiungeranno la maturita’ e quindi presto entreranno nel mondo degli adulti responsabili del loro e del nostro futuro. Accogliamoli tutti con un grande applauso affettuoso, in questa nuova fase della loro vita che non e’ piu’ da oggi un punto di arrivo, ma invece e’ un punto di partenza.

***

Infine vorrei ringraziare in particolare la Federazione Italiana Cuochi e gli sponsor che ci hanno permesso di realizzare questa giornata con minore asprezza finanziaria per le nostre limitate casse contabili:

L’Associazione Cuochi Italiani in Svizzera

Il ristorante OLIVO FOOD & WINE di Lugano

La ditta MONTAURO BIO per il parmigiano reggiano offertoci

L’azienda RISTORFOOD

Il CAFFE’ CATAFFI di Balerna per l’espresso napoletano

La GRANO GIARDINI di Vezia per le piante

Cedo il microfono al signor Dario Rostellato, gerente del ristorante OLIVO FOOD & WINE, che si e’ occupato della parte tecnica e dell’allestimento.

(presentazione de l’OLIVO)

Ringrazio il signor Rostellato della sua presentazione e del suo contributo.

***

Lasciate che vi presenti il maestro Roberto Scordia e l’allievo Alexander Reisenthaller del liceo Leonardo da Vinci che hanno suonato al violino e al pianoforte gli inni svizzero e italiano.

Alexander Roman Reisenthaler, nato a Sorengo nel 2006, attualmente alla terza liceo scientifico al Leonardo da Vinci, e’ anche allievo del Conservatorio della Svizzera Italiana dal 2015.

Grazie per la musica che ci avete offerto all’inizio di questa cerimonia.

***

Che continua con due giovanissimi pianisti, che ora vi presento:

Alexander Yoshizumi è nato a Sorengo in Svizzera nel 2013 . Attualmente frequenta la quarta elementare presso l’Istituto Leonardo da Vinci a Lugano. Dal 2019 Alexander studia il pianoforte al Conservatorio della Svizzera Italiana con maestro Carmine Palermo. Ha vinto il primo premio al Concorso Svizzero di Musica per la Gioventù Entrada nel 2021 e 2023; il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Muzio Clementi nel 2022 e il secondo premio nel 2023. Ha inoltre vinto il terzo premio al Concorso Svizzero di Musica per la Gioventù FINALE del 2023.

Alexandrina Yoshizumi è nata a Sorengo in Svizzera nel 2013. Attualmente frequenta la quarta elementare presso l’Istituto Leonardo da Vinci a Lugano. Dal 2019 Alexandrina studia il pianoforte al Conservatorio della Svizzera Italiana con il maestro Carmine Palermo. Ha vinto il primo premio al Concorso Svizzero di Musica per la Gioventù Entrada nel 2021, il primo premio con menzione nel 2023; e il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Muzio Clementi nel 2022; ha inoltre vinto il primo premio al Concorso Svizzero di Musica per la Gioventù FINALE del 2023

 

Suoneranno:

Alexander:

J.Bach, Zweistimmige Invention n.8 F-dur. BWV779 (1779)

L. van Beethoven, Klavier Sonata nr. 2 : 1. Allegro ma non troppo (1796)

 

Alexandrina:

J.Bach, Zweistimmige Invention n.13 a-mall BWV784 (1723)

M. Clementi, Sonata D-dur Op.36 nr.6: 1.Allegro con spirito (1817)

J.Sibelius, 10 Stucke fur klavier, op.24 3.Caprice (1895-1905)